Report dell’Osservatorio Artificial Intelligence del PoliMi – L’analisi di Mauden
Il report dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano
La pubblicazione del Report annuale da parte dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano rappresenta l’usuale punto di partenza in Mauden per una discussione all’interno della unit AI&UX Lab, che fin dal 2015 si occupa di ambiti digitali e cognitivi.
In questa epoca pandemica, con relazioni intermediate da strumenti di collaborazione e con budget spesso orientati più al “mantenimento” che all’ “innovazione”, non sempre si percepisce con esattezza quanto realmente le aziende stiano puntando sull’Intelligenza Artificiale.
Nei contatti quotidiani con prospect e clienti le due vocali magiche (A.I.) paiono sovente i battenti di una porta dietro le quali nascondere mille alibi ed altrettante paure. Non è infatti un caso che il 94% delle PMI e il 41% delle grandi imprese abbiano apertamente dichiarato di essere ferme al palo.
Per fortuna il report fuga molte delle perplessità e la crescita del 46% del fatturato a cliente finale nel triennio 2019-2021 indica come investire in A.I. sia tutt’altro che sbagliato.
I dati di mercato 2021 danno ragione alle scelte strategiche prese da Mauden che in tempi non sospetti ha individuato nel Natural Language Processing (a titolo informativo nella nostra azienda l’NLP include parte di Intelligent Data Processing e Chatbot/Virtual Assistant) la via principale di diffusione dell’A.I. e nell’Intelligent RPA una strada parallela in lenta ma costante ascesa.
Natural Language Processing
Uno dei principali dubbi che i nostri interlocutori ci rivolgono concerne la bontà della comprensione di ciò che viene scritto/detto e, di conseguenza, l’opportunità di dotarsi o meno di uno strumento per rispondere alle domande dei propri utenti/clienti.
Riguardo ciò Mauden sottolinea sempre la necessità e l’importanza di un lavoro a quattro mani con l’azienda committente per la buona riuscita del prodotto finale. Conoscere il dominio di operatività e avere una chiara idea di quanto viene chiesto con frequenza è una prerogativa che non spetta ad un system integrator ma che costituisce il cuore pulsante e il vero valore aggiunto di un chatbot e di un tool di ricerca documentale cognitiva.
La possibilità di implementare uno strumento per scopi eterogenei (dal customer support al mero reperimento di informazioni, dal branding alla gestione interna di ticket) e di poterlo utilizzare su piattaforme diverse (dai siti web a Facebook, da Telegram a WhatsApp) contribuisce alla rilevante crescita evidenziata dall’Osservatorio AI.
Ai tanti che non dispongono della centralità di un team di AI e hanno optato per concedere fiducia a Mauden, raccomandiamo l’importanza del supporto post-go live e dell’addestramento continuo volto a tenere il risultato prodotto sempre al passo con le esigenze dagli utilizzatori.
In ambito di assistenti virtuali le nostre storie di successo annoverano Elena e Sara (Janssen-Cilag Italia), Sierra (Neos Air), Viki (per un brand di viaggi coperto da NDA) e Volkswagen Italia.
Sul fronte della ricerca documentale cognitiva la nostra referenza principale riguarda Quaero AI&Law (Centro Studi Alma Iura) alla quale aggiungiamo l’esperienza presso un noto gruppo media nazionale (sottoposto a nda).
Intelligent RPA
Nell’ottica di far evolvere la usuale automazione eseguita attraverso il ricorso a software programmati per compiere compiti routinari, Mauden ha optato per l’integrazione di soluzioni di RPA tradizionale con capacità AI utili per migliorare lo svolgimento di alcuni task.
La strada da percorrere è ancora lunga in quanto l’associazione “eliminazione routine” -> “riduzione personale” è purtroppo (erroneamente) molto attuale, tuttavia il 32% di crescita dell’Intelligent RPA nel triennio 2019-21 dimostra come sia in esponenziale aumento la consapevolezza che l’hyperautomation aiuti a migliorare e non a contrarre occupazione.
La strategia
La quotidianità ci insegna che ciò che è presente oggi, domani è già passato, a maggior ragione in contesti quali l’Artificial Intelligence.
Ne consegue che Mauden è costantemente al lavoro per continuare ad essere la stella polare in ambito Cognitive sul mercato nazionale. Formazione individuale e di gruppo, confronti con i Lab dei principali vendor, partecipazioni a programmi di Beta Testing e sperimentazioni sono pane quotidiano per i Data Scientist e gli sviluppatori della unit AI&UX Lab
Tre sono i fronti sui quali intendiamo puntare l’attenzione:
- Consolidamento delle competenze di Natural Language Processing con una attività di ricerca continua nell’ambito
- Rafforzamento delle nostre capacità nello sviluppo di modelli di Machine Learning e Data Analytics
- Supporto ai clienti su tematiche di AIOps – AI Engineering, consolidando cioè soluzioni di AI sperimentali e portandole verso la piena produzione operativa
Massimo Santambrogio
Business Development Manager @ A.I. & U.X. Lab